Giovani Studenti, era ora

Giovani studenti, era ora ma ce ne avete messo del tempo per capire e fare sentire la vostra voce. Non è più tempo dei rinvii, una politica da poltrona non serve a nessuno.
di Michele Luongo 

Giovani Studenti, era oraGiovani studenti, era ora ma ce ne avete messo del tempo per capire e fare sentire la vostra voce che mai come in questo frangente di storia è così importante.  

Giovani studenti avete fatto bene a scioperare sulla necessità di aprire la Scuola che l’ istruzione, la cultura non può avvenire solo tramite una didattica a distanza. Fare sentire la vostra voce a una politica sorda e inadeguata che ha posto da subito la scuola in secondo piano, pur avendone tutto il tempo per un’organizzazione in sicurezza.

Da tempo è in atto una politica strisciante di appiattimento sociale che abbiamo visto e rivisto nelle manifestazioni di comodo e nel grande raggiro dei vaff… delle piazze, non è così che si costruisce, un fallimento che adesso si mostra in tutta la sua evidenza.

Giovani studenti, fate sentire la vostra voce, il vostro pensiero, con la forza del dialogo chiedete e pretendete merito e professionalità, altrimenti il vostro futuro sarà sempre in scacco e compromesso per le prossime generazioni. Già adesso altri giovani d’Europa hanno altra marcia.

Una politica da poltrona non serve a nessuno, c’è bisogno di programmi concreti, fatti veri e di riscontro, in trasparenza, senza segreti o ombre né prese dei fondelli; l’inadeguatezza non fa crescere nessun popolo e la Scuola è uno dei cardini più importanti per ogni Stato che si rispetti.

Giovani studenti, avete fatto bene a fare sentire la vostra voce, mai come adesso tutto il popolo italiano ha bisogno del vostro apporto, delle vostre menti, del vostro calore, della vostra presenza, stiamo vivendo nel vuoto del nulla. La politica è smarrita, si è legata ai privilegi e non vede e non sa più ascoltare.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (12/01/2021)

 

 

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