Politica e leadership debole, il Paese resta fermo

Politica e leadership debole. Gli italiani vogliono fatti! E il Paese non potrà ripartire con una debole leadership politica. Dagli Stati Generali, la presenza dell’Europa, il rovescio della medaglia per il governo del premier Conte.
di Michele Luongo 

Politica e leadership debole, il Paese resta fermoPolitica e leadership debole. Essere a capo di un Governo è qualcosa di molto importante, bisognerebbe avere grandi doti politiche, nondimeno di esperienze di politica internazionale e non ultimo essere eletti dal popolo. In assenza di queste semplici linee è facile che prima o poi ci si trovi con una fragilità governativa che danneggia proprio lo Stato.

Il Premier Giuseppe Conte avvocato civilista, professore, componente e poi vicepresidente del consiglio della giustizia amministrativa, probabilmente pur bene navigato nei palazzi ma di certo non rispondente a nessuna delle line di una leadership tanto più politica, su volontà dal M5S nel 2018 diviene Presidente del Consiglio, il Premier del Governo Italiano.

Quindi, come dire un signore nessuno su una poltrona importante, poteva essere anche la grande novità, visto che il M5S nel suo programma voleva cambiare la politica italiana. Ma così non è stato come abbiamo visto di quel programma è scomparsa ogni traccia.

Il potere e i privilegi sono un piacere, lo scoprono molto presto il M5S e il premier Giuseppe Conte. Con il sopraggiungere della crisi del governo M5S – Lega, e quell’intervento del Premier Conte al Senato quando punta e scarica tutto su Matteo Salvini, dimenticando che Lui e solo Lui era il capo del Governo, cioè il solo responsabile dell’azione di governo.

Per la prima volta la Lega di Matteo Salvini fa dimettere tutti i ministri (questa sì che è stata una azione rivoluzionaria del modo di fare politica in Italia) e lasciano il governo. Il prosieguo naturale erano le elezioni anticipate ma i giochi di palazzo (ogni volta che vi si ricorre oltre che essere un danno è mancanza di rispetto del popolo italiano) in sfregio della vera democrazia, creano un rimpasto di governo con l ingresso del Pd, e peggio ancora con il medesimo premier Conte, un grande errore di valutazione della Presidenza della Repubblica.

Il nuovo governo manifesta da subito le divergenze politiche e si continua, diciamo, con le incomprensioni, poi, l’epidemia del Coronavirus, l’inadeguatezza politica esplode nella sua drammaticità, dalla superficialità si passa alla limitazione della libertà, verità taciute, azioni e segnalazioni sconvolgenti,ritardi, omissioni, promesse su promesse, il tutto condito con l arroganza di un premier.  

Un premier sfrontato, incurante anche dell’invito del Presidente della Repubblica, visto la particolarità dell’emergenza cui versa il Paese, di dare corso a una fase di coesione nazionale con l’opposizione.

Il tempo trascorre ma la compagine governativa guidata dal premier Conte sembra navigare a tentoni e non ha idee, nonostante un mastodontico apparato di Enti dello Stato; Conte nomina ulteriori 450 esperti, quindi, ci si aspetta concretezza, risposte, sviluppo di un qualcosa ma non è così. Ancora quella inadeguatezza, non sapendo cosa fare si cerca di guadagnare tempo, ed ecco gli Stati Generali, che dovrebbero essere un evento di straordinaria importanza ma avviene fuori dal parlamento, a Villa Pamphili, come in una scatola chiusa, senza trasparenza, perdendo di fatto la sua importanza, poi, quella presenza dell‘Europa …che potrebbe sottolineare l’amaro rovescio della medaglia per il capo del governo.  

Si galleggia e dagli Stati Generali a Villa Pamphili, ci viene raccontato che si vuole la modernizzazione del Paese. Scusa premier Conte, governo PD, M5S, Italia Viva, LeU, ma volete prendere ancora in giro il popolo italiano, perché di questo e di quanto ha bisogno il Paese oramai lo sanno tutti. Gli italiani vogliono fatti, fatti e fatti!

Il tempo trascorre ed è sempre più crescente la consapevolezza che questo Paese non potrà ripartire con una siffatta politica e leadership debole.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (15/06/2020)

 

 

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