La burocrazia ritarda anche il Piano Trilingue

Il Piano “Trentino Trilingue” Naufraga Nella Burocrazia? In ritardo i voucher per i soggiorni di studio.  Il Contributo non è un privilegio per ricchi, ma una integrazione ai costi dell’iniziativa, indispensabili alle economie delle Famiglie.

di Claudio Civettini

 

 

Trentino-trilingueTrento –  Il Piano Straordinario di legislatura per l’apprendimento delle lingue comunitarie – Trentino Trilingue- secondo le intenzioni della giunta in carica, e in particolare del suo Presidente che lo ha fermamente voluto, dovrebbe creare un sistema progressivo che favorisca l’apprendimento delle lingue straniere negli studenti trentini.
Uno degli ambiti di intervento previsti dal piano, forse il più importante in termini di utilità, riguarda gli interventi a favore della mobilità degli studenti e del miglioramento delle loro conoscenze/competenze linguistiche nelle lingue comunitarie inglese e tedesco attraverso l’erogazione di voucher per la frequenza di corsi di full immersion all’estero durante il periodo estivo.

La concessione dei voucher per l’anno 2015 è regolata dalla Delibera n° 590 del 13/4/2015 “Approvazione dei criteri e modalità per la concessione di voucher individuali agli studenti per la frequenza di corsi full immersion di lingua inglese e tedesca in paesi dell’Unione Europea -annualità 2015.”  

Nell’allegato a) sono indicate le modalità di verifica amministrativa e contabile di competenza dell’autorità di gestione al fine della erogazione dei voucher agli studenti che hanno realizzato i soggiorni di studio nel 2015.

Ma tutto ciò detto, dalle notizie assunte, sembrerebbe che la burocrazia sia la vera regina dei meccanismi di accesso, ma anche la sottovalutazione del rispetto dei tempi dell’erogazione di quanto pattuito e dalle Famiglie accettato, quasi che il contributo fosse un privilegio per ricchi, piuttosto che una integrazione ai costi dell’iniziativa, indispensabili alle economie delle Famiglie, oggi troppo spesso in difficoltà per la crisi che le attanaglia,generando anche in questi passaggi, differenziazioni inaccettabili a fronte di accertati diritti riconosciuti con Legge.  

Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta provinciale per sapere :

• Se corrisponda al vero quanto recepito dall’interrogante in merito al notevole ritardo nel pagamento dei voucher per i soggiorni di studio all’estero effettuati dagli studenti nel 2015;  

• Se corrisponda al vero che tale ritardo sia da imputarsi alla mancanza di coordinamento tra i diversi servizi provinciali competenti alla verifica della documentazione giustificativa prodotta dai richiedenti.  

• Se non ritiene che la grande complessità e farraginosità degli obblighi burocratici previsti dalla deliberazione 590/2015 non si attagli affatto alle finalità dichiarate dal Piano  

 

              Claudio Civettini
Consigliere provinciale/regionale Civica Trentina
             ( 02.11.2015 )

 

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