Sandoz, illustrati gli interventi realizzati

Sandoz senza più cattivi odori . Illustrati stamane gli interventi realizzati presso lo stabilimento per “ripulire” l’aria di Lizzana .
Redazione

 

Sandoz, illustrati gli interventi realizzatiSandoz senza più cattivi odori. L’annuncio che dopo il monitoraggio da parte dell’Appa si sarebbe passati alle azioni concrete per eliminare le emissioni moleste era stato dato il 10 ottobre dello scorso anno in occasione della Conferenza di Servizi, allorquando la ditta Sandoz illustrò il cronoprogramma delle azioni e gli interventi che avrebbe messo in campo, di concerto con Agenzia provinciale per l’ambiente, per risolvere il problema. Ieri, venerdì 31 marzo, presso lo stabilimento di Corso Verona a Rovereto è stato spiegato cosa si è fatto in questi mesi per liberare Lizzana e i suoi abitanti da quegli odori molesti, ad iniziare dall’entrata in funzione del nuovo impianto di abbattimento realizzato dall’azienda con un investimento di oltre un milione di euro.

“Provincia, impresa, Agenzia per l’ambiente e Comune di Rovereto hanno condiviso un metodo – ha affermato alla conferenza stampa di presentazione del pacchetto di interventi realizzati presso la Sandoz l’assessore all’ambiente Mauro Gilmozzi – che ha consentito di operare congiuntamente per individuare prima le fonti dei cattivi odori, tra le quali non c’è solo la Sandoz, e poi per individuare i percorsi per trovare una soluzione. La realizzazione dell’impianto ha scontato una prima fase “pilota” volta a definire la migliore soluzione possibile stante la complessità intrinseca nel gestire e risolvere questo tipo di emissioni, ed è unanime convinzione di tutti i soggetti interessati che il nuovo impianto, in funzione a partire da oggi, possa rappresentare una sostanziale e definitiva soluzione del problema. “Oltre al monitoraggio “spontaneo” e sicuramente attento da parte della popolazione – spiega la dirigente di Appa, Laura Boschini – la certificazione dei risultati ottenuti, che si confida possano essere molto positivi, verrà ancora assicurata dal “nasometro” che APPA manterrà in attività nei pressi del campo sportivo di Lizzana ed i cui dati saranno prontamente messi a disposizione e resi pubblici.”

La conferenza stampa di venerdì scorso – alla quale sono intervenuti l’amministratore delegato di Sandoz Industrial Products SpA Nicola Berti ed il responsabile ingegneria dell’azienda Agostino Peroni, il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, e l’assessore comunale all’ambiente Carlo Plotegher, e la dirigente generale dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente Laura Boschini – chiude dunque il cerchio di un percorso che ha visto la Provincia impegnata nella definizione delle Linee Guida sugli odori, per le quali Rovereto rappresenta il primo banco di prova, l’APPA effettuare il monitoraggio che, grazie ad un innovativo “nasometro” ha permesso di individuare le fonti del problema, e la Conferenza di Servizi (con l’APPA, il Servizio Autorizzazioni e Valutazioni Ambientali (SAVA), l’Azienda Sanitaria, il Comune di Rovereto e la ditta Sandoz), del 10 ottobre 2016 durante la quale sono state analizzate le proposte presentate dall’Azienda Sandoz per eliminare le emissioni moleste e quindi concordate le azioni concrete da mettere in atto nel breve e medio periodo.

I primi concreti interventi sono stati realizzati da parte della Sandoz già durante i mesi di ottobre e novembre. Fra questi la riduzione della temperatura interna di alcune parti del processo produttivo, la messa in funzione di un nuovo e più performante sistema di aspirazione e la totale copertura di alcune vasche di trattamento dei reflui liquidi che il sistema elettronico di riconoscimento degli odori, più comunemente definito come “naso elettronico”, aveva individuato essere componente significativa dell’odore.

L’intervento però più sostanziale, ovvero la realizzazione di un nuovo impianto di abbattimento degli odori riconosciuti come i più significativi ed all’origine delle maggiori lamentele da parte della popolazione, era stato concordato essere realizzato entro la primavera 2017 ovvero entro la data del 31 marzo 2017. L’incontro di oggi presso la sede della ditta sancisce dunque il pieno rispetto degli impegni concordati e presi dalla ditta Sandoz al fine di porre sostanziale rimedio ad un problema che da tempo caratterizza questa parte della città di Rovereto e della frazione di Lizzana.

Dal monitoraggio era emerso che tra le diverse fonti del disturbo olfattivo per la popolazione era compresa anche la Sandoz I.P., in particolare con la sua vasca di equalizzatore COD e con i processi di estrazione dei fanghi.

Già a fine ottobre 2016 l’azienda aveva provveduto a effettuare interventi urgenti in grado di ridurre l’intensità delle emissioni e ad avviare, contestualmente, le prove necessarie per individuare un’efficace e definitiva soluzione al problema, attraverso la copertura di circa 800 metri quadrati di tutte le vasche contenenti le acque reflue e la costruzione di un impianto di abbattimento odori.

Queste operazioni sono state completate nel tempo record di nemmeno 5 mesi, e hanno comportato per Sandoz un investimento complessivo di 1,5 milioni di euro.

“Abbiamo agito con la massima tempestività per offrire una risposta efficace a un’esigenza reale della popolazione che vive vicino al nostro stabilimento” afferma Gian Nicola Berti, direttore generale e amministratore delegato della società. “Noi siamo fermamente convinti che le nostre attività, di per sé finalizzate alla salute e al benessere delle persone, debbano avvenire in un contesto che non comprometta la qualità della vita della comunità che ci ospita. E ci impegniamo in questo senso, come in altre circostanze in passato, e confidiamo che gli interventi realizzati rappresentino una soluzione ottimale al problema rilevato dai nostri concittadini”.

Il nuovo impianto di abbattimento odori, che entra in funzione oggi, convoglia tutte le potenziali fonti odorigene dell’area di depurazione di Sandoz I.P. in una struttura nella quale le sostanze in questione vengono sottoposte a un trattamento con acqua contenente soda e ipoclorito. La capacità di trattamento è di circa 50.000 metri cubi/ora, con un’efficacia, verificata attraverso le prove pilota, di più del 99%. L’aria così purificata viene immessa in atmosfera tramite un camino alto 30 metri. (cz) – https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it  –

 

    Redazione
 (01/04/2017)

 

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