Campana dei Caduti e sistema collaborazione

Fondazione Campana dei caduti come si è sanata la situazione economica e quale è quella attuale? Nonostante le ripetute sollecitazioni non si vogliano cambiare metodi e sistemi. Perché i souvenier non si vogliono commercializzare nella città di Rovereto?
di Claudio Civettini

 

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Rovereto, Campana Caduti

Come ben sappiamo, anche da precedenti interrogazioni e atti ispettivi, la Fondazione Campana dei Caduti giustamente sostenuta da fondi provinciali per l’espletamento delle sue funzioni non ha un bilancio brillante e – come in altre occasioni abbiamo espresso – magari il riuscire a capire come si faccia quadrare i conti, dopo che in risposta all’Interrogazione n. 5840/XIV del marzo 2013 la Giunta provinciale stessa aveva parlato di «difficoltà finanziarie legate all’esposizione debitoria verso gli istituti bancari» (Prot. n. A034/2013/ 370902 /2.5), è un passaggio importante perché la valenza mondiale della campana dei caduti è qualcosa di fondamentale per la città di Rovereto e non solo.

Quello che lascia perplessi è che – nonostante le ripetute sollecitazioni al riguardo durante l’arco degli anni – non si vogliano cambiare metodi e sistemi per recupere fondi o comunque sostegni attraverso, per esempio, la vendita di gadget o souvenir riguardanti questo simbolo. Come altrettanto ben sappiamo, in ogni città sono in vendita ovunque le riproduzioni in miniatura – da quelle del Colosseo a quelle dell’Arena di Verona, dal Duomo di Milano alla Torre di Pisa – dei monumenti simboli, mentre a Rovereto le riproduzioni della campana sono reperibili, com’è noto, solamente presso la Fondazione Campana dei Caduti. Un modo per attirare visitatori? Forse. Di certo un modo per non sfruttare appieno l’attrattività turistica possibile ma anche il coinvolgimento della città nel suo quotidiano.

Crediamo dunque sia quanto mai opportuno che la Giunta provinciale attivi un confronto coi vertici della Fondazione Campana dei Caduti per avere conferma della situazione poc’anzi esposta e, se questa fosse confermata, per sollecitare – dal momento che si tratta di una realtà sostenuta da fondi pubblici e spesso dai bilanci non floridi – una piena capitalizzazione di quanto il monumento simbolo della città di Rovereto può offrire in termini di attrazione economica anche mediante la diffusione, in diversi punti della città, delle riproduzioni della celebre campana, oggi, come detto, reperibile solo ed esclusivamente presso la citata Fondazione.

Ad esempio, da nostra puntuale verifica, abbiamo notato che non vi sarebbe alcun sistema di collaborazione tra i vari luoghi della Cultura, quali sono i musei, compreso il Mart, dove a domanda specifica, ci è stato detto che la riproduzione della Campana è reperibile soltanto a Miravalle e questo denota una regia poco accorta di un sistema che dovrebbe essere comunicante e di reciproco sostegno.

Proprio per questo, qualora la Reggenza, nella consapevolezza della sacralità della Campana, dovesse ritenere non praticabili altri canali, almeno si tenga in considerazione quello della Cultura che nella molteplicità della proposta presente, potrebbe essere anche il modo per comunicarne la messa in rete.

Presentata interrogazione alla Presidenza della Giunta Provinciale

 

     Cons. Claudio Civettini
     Lista Civica Trentina

 

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