Le arti in mostra a Palazzo Roccabruna

Qual Piuma al Vento, concerti, conferenze, incontri, mostre come “Donne d’Arte”, non una semplice mostra fotografica, ma una testimonianza artistica della cultura femminile.

di Michele Luongo

 

Le-arti-Qual-piume-al-vento-donne-arteIncontra sempre maggior interesse il Festival “Qual Piuma al Vento” una bellissima iniziativa ideata e realizzata dall’infaticabile Ciola Monique in collaborazione con l’Associazione Culturale Chaminade, progetto certamente non facile: concerti, conferenze, incontri, mostre, portando alla ribalta l’espressione artistica femminile nella sua migliore forma, quella culturale lasciando i facili stereotipi, preferendo qualità e professionalità.
Le protagoniste della danza, della musica, delle arti figurative, della scrittura, del teatro e del design sono in mostra a Palazzo Roccabruna dallo scorso primo marzo. I volti delle donne trentine professioniste dell’arte negli scatti di Alessandro Zanon. “Donne d’Arte” non solo una mostra, ma una testimonianza artistica della cultura femminile.

Le arti in mostra a Palazzo Roccabruna, diciasette volti di artiste ritratte: Monica Armani (designer), Antonella Bertoni (danzatrice e coreografa), Isabella Bossi Fedrigotti (scrittrice), Caterina Centofante (direttrice d’orchestra), Loredana Cont (attrice e autrice teatrale), Antonia Dalpiaz (autrice teatrale), Mirta De Simoni (pittrice), Elena Fia Fozzer (scultrice), Anna Maria Gelmi (pittrice, scultrice), Marina Giovannini (compositrice), Roberta Gottardi (clarinettista), Marianna Merler (pittrice), Stefania Neonato (fortepianista), Maura Pettorruso (attrice e autrice teatrale), Nadia Scappini (scrittrice e poetessa), Mietta Sighele (soprano), Pina Sovilla (poetessa).

Scatti che non ritraggono il solo semplice volto, ma cercano portare rappresentare l’intimo spazio creativo d’ogni artista. Volti che di là dalla pura esposizione, possono rappresentare una realtà trentina che troppo spesso è sottovalutata, la dinamicità artistica delle donne. Non un’indagine sul territorio, ma, forse, l’inizio di un percorso per una maggiore visibilità della quotidiana femminile che esprime l’assoluta qualità delle arti.

Oltre alla bellissima mostra anche una serie di esposizione di spartiti scritti da donne compositrici, come quella alla Biblioteca Comunale di Trento, in Sala Manzoni (via Roma, piano terra) che raccoglie spartiti di compositrici del passato, come Elvira de Gresti di San Leonardo e Anna Ballarini, e di oggi, come Cecilia Vettorazzi. Dopo il lunedì di Pasquetta, le esposizioni saranno visitabili sino a venerdì 1° aprile presso il Vigilianum e sino a sabato 2 aprile presso le biblioteche del Bonporti e quella Comunale.

Il nuovo Festival “Qual Piuma al Vento”, una espressione delle arti femminile a Trento, ha saputo coinvolgere la bellezza della cultura, ha notevoli sviluppi di successo, va dato merito all’organizzazione per essere uscita dai canoni della superficialità.   Info: www.qualpiumaalvento.it 

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (26/03/2016)

 

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