Expo2015 è bene che si dica anche che

All’Expo2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”,  al padiglione Germania si nega anche un bicchiere di carta. Forse per avere un bicchiere d’acqua all’expo bisogna chiedere una supplica al Santo Padre?  Ebbene che ci siano installazioni informative, monitor, e maggiore attenzione sulla sicurezza. 
di Michele Luongo 

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Expo 2015, il Decumano

Premetto che l’Esposizione Universale Expo2015 Milano 2015 è un evento unico, senza alcuna ombra di dubbio merita di essere visitata, vissuta, ritengo che sia un’opportunità straordinaria per l’Italia, e di crescita per le generazioni future.

Senza addentrarci nel percorso di realizzazione dell’Expo, di cui non conosciamo i particolari, non possiamo che prendere atto, purtroppo, che la nostra classe politica sin dall’inizio del progetto, ci ha trasmesso la propria inefficienza, dimostrando di avere più a cuore l’interesse di parte nella costituzione della “torta” che a lasciare qualcosa da ricordare, da fruire.

Per fortuna, quasi a salvare il salvabile, il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, cui va dato  merito perché ha davvero dedicato tutto se stesso all’Expo2015, è riuscito a trovare il vero legame con il tema dell’Expo 2015: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, con i valori del documento della Carta di Milano che impegna tutti i cittadini del mondo e i Capi di Stato che la sottoscriveranno in questi sei mesi dell’expo, a considerare il diritto al cibo, un diritto fondamentale per la dignità umana.

Ciò premesso raccontiamo un po’ della visita all’Expo2015, ottimi i servizi di collegamento, una volta alla Stazione Centrale di Milano, subito si respira l’aria Expo, attenta vigilanza, e dai vari addetti ai servizi riscontriamo cortesia e gentilezza. Le stazioni e le carrozze del metrò sono pulite, con video informativi sulle fermate. Una volta a Rho Fiera, luogo dell’aerea espositiva dell’Expo, è ancora in corso lo spirito organizzativo, ma il sistema sembra funzionare. Controlli prima dell’ingresso poi, si rimane subito abbagliati dalle strutture architettoniche dei padiglioni, quasi una gara a chi li realizzasse più sorprendenti. Forse il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, a questo si riferiva quando affermava: “Non vi deluderemo, ma vi stupiremo”.

Visitando i vari padiglioni, passeggiando per il lungo viale centrale il “Decumano”, o per il Cardo di Piazza Italia, si notano molte cose positive e negative, ma in quest’articolo mi limito a segnalare alcune incongruenze e spiacevoli situazioni, con il solo fine di essere voce propositiva e sviluppare al meglio le potenzialità per l’accoglienza turistica.

Incominciamo subito, senza girarci intorno, la stagione a venire è l’estate e fa caldo, il viale e lungo 1500 metri ed attraversato da 32 viali sotto il sole è dura, e per gli anziani lo è ancora di più. Forse due trenini elettrici uno che sale e l’altro che scende, sarebbe iniziativa bene accolta, qualora vi siano già analoghi servizi, è opportuno pubblicizzarli e renderli visibili ( ma non se ne sono visti) . 

Sempre lungo il Decumano, sarebbe opportuno apporre delle installazioni informative, monitor, circa gli eventi che sono incorso durante la giornata; lo stesso sindaco dichiarò: “Sarà un’Expo tecnologico, di sicuro all’avanguardia”…  

Notiamo molti giovani “in giro” per dare informazioni e assistenza, molto bene, però che tutti abbiano un abbigliamento uguale per essere facilmente riconoscibili, e predisposti presso le intersezioni dei viali, e, soprattutto, che siano meglio informati.

A  riguardo del tema dell’Expo2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” , al padiglione della Germania, alla richiesta di un bicchiere di carta per poter bere a una fontanella, posta poco distante, è stato semplicemente negato. Si poteva averlo acquistando il bicchiere di birra.  Alla faccia del tema dell’Esposizione Universale. Non l’abbiamo acquistato né abbiamo visitato il padiglione della Germania. Rimando sul tema… allo Spazio Alto Adige, un bottiglietta d’acqua costa 2,50. E dietro al bancone un servizio distante da quel marchio di qualità “Alto Adige”.

Pertanto, senza dovere fare  una supplica al Santo Padre, forse è opportuno che lungo il viale vi siano postazioni di distribuzione gratuita dell’acqua. Almeno questo. Continuando, sulla problematica prezzi, perché all’Expo ci sono prezzi che non hanno giustificazioni, ricordiamoci sempre la traccia del tema…  così una pizza da mangiare in piedi, in un piatto di carta la paghi anche 10 euro, o un piatto di lasagne o pasta a forno della seria mensa, si paga 10- 12 euro.

Come nello spazio Expo Eataly del padron Farinetti, dove dovremmo incontrare l’eccellenza della ristorazione italiana, quella della famosa dieta mediterranea, di eccellenza se ne vede molta poca, e come dicevamo tante teglie di pasta più per cucine stile mense e con prezzi non giustificabili. Qui, le sole eccellenze, quelle vere, che incontriamo sono lo Spazio Bollicine Ferrari,  e  lo Spazio Sapòrem, l’insieme del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore insieme a Consorzio Mortadella Bologna, Consorzio del prosciutto di San Daniele, Consorzio Tutela Grana Padano DOP, che tal’altro fa prezzi giusti e hai piatti abbondati e di vera qualità italiana.

Poi, ci sono alcune presenze che non abbiamo capito, come quello dell’Irpinia, uno spazio ( che ha i suoi costi) le cosiddette  piazzette,  con un video dell’associazione giardini, nulla di particolare, e scorci di luoghi desolatamente abbandonati, senza cura, dove è la promozione? Conosciamo bene l’Irpinia, di prodotti e luoghi bellissimi da promuovere ve né solo l’imbarazzo della scelta. E’ probabile che ancor una volta abbia prevalso il gioco della politica che mortifica il territorio. Come quello della Calabria, di volere riprodurre il senso di un giardino mediterraneo, con un fazzoletto di terra di circa un metro quadrato, creando solo una sovrapposizione di piantine aromatiche ( davvero poco ) e un semplice video che nulla trasmette. Queste iniziative ci danno più il senso del tanto per esserci e giustificare, magari, viaggi e presenze di delegazioni.

L’expo al momento vi è una presenza schiacciante di giovani con gite di scuole, che riempiono, finita la scuola, finite le gite?… Non ultimo la sicurezza, ma che senso ha vedere i carabinieri senza divisa ( in abiti civili) su macchinine con la scritta carabinieri? E tutti hanno questa necessità impellente di messaggiare…

Naturalmente ci sono tante cose buone che mi riservo di riferire con articolo a parte, intanto il palco è pronto ma è bene armonizzare tutti gli attori onde evitare di scivolare su piccoli vezzi.

 

di Michele Luongo  ©Riproduzione riservata
                  (16/05/2015)

 

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