Crolla l’incoming fiorentino

Firenze, crolla l’incoming: occupazione al 24%. Il piano per la ripresa del Convention Bureau. I numeri rilevati da un’indagine interna indicano un crollo verticale per gli arrivi internazionali, con punte del -70%, non compensato dal turismo domestico e di prossimità.
Redazione 

Crolla l’incoming fiorentinoCrolla l’incoming fiorentino. Solo il 40% di hotel aperti, con occupazione media ad agosto del 24%, tariffe inferiori del 35% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e prospettive negative anche per il mese di settembre. E’ questa la desolante fotografia della ricettività fiorentina, rilevata dal Firenze Convention Bureau, che ha però annunciato di star lavorando a un piano per incentivare la ripresa del settore congressuale nella città medicea, “dando la spinta per la ripartenza dei flussi internazionali ad alto potenziale di spesa”, come spiega lo stesso bureau in una nota.

I numeri rilevati da un’indagine interna indicano un crollo verticale per gli arrivi internazionali, con punte del -70%, non compensato dal turismo domestico e di prossimità (francesi, svizzeri, tedeschi) che “pure mostra piccoli e incoraggianti segni di dinamismo sia in quantità che in qualità”.

“E’ un momento difficilissimo – rileva il presidente Federico Barraco – ma c’è lo spazio per costruire il progetto del turismo che vogliamo per il futuro, sia nel segmento leisure che in quello congressuale. Nei prossimi mesi metteremo a punto un piano per incentivare la ripartenza del turismo congressuale che porta a Firenze visitatori con una capacità di spesa media pro-capite molto elevata: il nostro obiettivo è partire con cinque o sei congressi da tremila persone ciascuno e dare così una bella spinta. Per farlo serve un’iniezione di investimenti e stiamo allacciando contatti con partner adeguati. D’altra parte abbiamo aperto un canale di lavoro con tutti gli stakeholder cittadini, dal Comune alla Camera di Commercio perché o si fa sistema questa volta o si muore: la concorrenza è con destinazioni come Londra, Parigi e New York che si trovano adesso nelle stesse condizioni di Firenze perché dispongono di strumenti più potenti e risorse finanziarie più ampie”.

La città, intanto, registra i primi importanti segnali: dal Gp di Formula Uno al Mugello alla sfilata di Dolce e Gabbana in programma a settembre, passando per il lieve ma costante incremento delle presenze turistiche in città che fa ben sperare per l’autunno. “Con un nostro partner – conclude Barraco – abbiamo vinto il bando per portare a Firenze nel 2022 il congresso dell’Associazione mondiale aeronautica: è un altro segnale importante. Adesso dobbiamo mettere tutto a sistema e dobbiamo farlo sul serio”. (  https://www.hoteldomani.it  )

 

    Redazione
  (14/08/2020)

 

 

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