Le anfore Clayver

Le anfore Clayver, l’alternativa alla barrique che piace ai francesi. Clayver è un contenitore ceramico studiato espressamente per la vinificazione. Viene utilizzata sia per la fermentazione che per la conservazione e l’affinamento del prodotto.
Redazione 

Clayver-anfore-vino
Clayver, contenitore vino

Le anfore Clayver. Un contenitore innovativo in gres ideato e prodotto da MimItalia di Savona. Usato per vinificazione e affinamento del vino, è già stato scelto da più di 50 aziende in Italia e Francia.  Permette al vino di affinarsi ed evolvere senza acquisire sentori di legno. È Clayver, l’argilla intelligente, un innovativo contenitore di forma sferica, ideato e prodotto dalla savonese MimItalia.

Clayver è realizzato completamente in gres lavorato secondo un procedimento messo a punto nel corso di tre anni di studi e ricerche. Il risultato è un materiale molto più performante della terracotta, resistente agli urti e impermeabile, senza i problemi di assorbimento e di perdita di prodotto tipici dell’argilla. 

La sua struttura microporosa permette ugualmente uno scambio gassoso con l’esterno, anche se in quantità più limitata e su scale temporali più lunghe. Uno scambio peraltro sufficiente ad indurre un’evoluzione nel vino e che lo rende idoneo a lunghi invecchiamenti. Clayer è quindi una valida alternativa al legno con il vantaggio di non avere nessuna cessione di sostanze aromatiche, come accade nelle botti in legno.

“Dalla vendemmia 2013 ad oggi – spiega Luca Risso, responsabile ricerca e sviluppo di MimItalia – sono state eseguite numerose prove comparate di vinificazione in acciaio, legno, terracotta e Clayver: i prodotti vinificati in Clayver si dimostrano generalmente più freschi, fruttati e bilanciati. Oggi sono già in commercio i primi vini prodotti in Clayver che dimostrano questi risultati”.

Clayver è già stata adottata da oltre cinquanta aziende vitivinicole, poco meno della metà delle quali sono estere. Le anfore savonesi sono state consegnate negli Stati Uniti, in Spagna, ma soprattutto in Francia “Gli ultimi ordinativi sono arrivati da Borgogna, Loira e Provenza – spiega Maurizio Gasco, responsabile commerciale di MimItalia – nei mesi scorsi abbiamo consegnato i contenitori a diverse aziende della Champagne che le utilizzano per l’affinamento delle basi spumanti. Siamo orgogliosi che la nostra idea si stia facendo strada proprio nella patria delle barrique”.

Clayver nasce dalla ricerca di un team di professionisti con esperienza nei settori dei materiali e della ceramica con il preciso scopo di rispondere alla richiesta di contenitori performanti nel settore enologico. Clayver si propone come un’evoluzione del concetto di anfora in terracotta e come un’alternativa alla barrique.

Come i contenitori in terracotta e le barrique Clayver permette la conservazione e l’evoluzione del vino, consentendo uno scambio di ossigeno, anche se in misura minore e quindi con tempi di affinamento più lunghi.

Clyver però è impermeabile ai liquidi, quindi non c’è la perdita di prodotto data dall’assorbimento che si registra con il legno, ma soprattutto con la terracotta. Non necessita inoltre dei trattamenti come il rivestimento o impregnazione con cera, resine e smalti che vengono frequentemente applicati alle anfore di terracotta. Non cede sostanze aromatiche al vino come il legno: un vino affinato in barrique sa di barrique, un vino affinato in Clyver NON sa di Clayver.

MATERIALI
Clayver è realizzato in un particolare tipo di gres omogeneo e compatto, simile per molti aspetti a un granito naturale. La ricerca che ha condotto a brevettare Clayver ha definito una particolare composizione del materiale, includendo una frazione grossolana costituita dallo stesso materiale cotto e rimacinato, tale da rendere il contenitore finale particolarmente resistente.

A differenza della terracotta infatti Clayver è caratterizzato da una resistenza meccanica elevata rendendone più agevole la manipolazione. La struttura microporosa intrinseca del materiale ceramico però può permettere uno scambio gassoso con l’esterno del recipiente ma solo in quantità molto limitata e su scale temporali molto lunghe. Il contenitore è quindi idoneo anche a lunghi invecchiamenti.

È inoltre garantito e idoneo in base alla normativa vigente al contenimento di alimenti. A differenza dei contenitori in cemento non rivestito, la pulizia di Clayver è molto semplice. Possono essere usati acqua calda, vapore o soluzioni concentrate di acido tartarico, citrico ecc.

Clayver è idealmente una sfera dotata di un corto collo nella parte superiore su cui si realizza la chiusura.   Oltre a una indubbia valenza estetica, la forma sferica ha molteplici vantaggi: in fase di vinificazione sulle bucce essa mantiene il cappello a contatto con il mosto, facilitando l’estrazione del colore. In fase di fermentazione i moti convettivi non sono ostacolati e anzi contribuiscono al mantenimento di una massa omogenea e a un naturale rimescolamento delle fecce fini. In fase di conservazione lo spessore della parete garantisce una ottimale inerzia termica ed uno scambio omogeneo, tridimensionale e con la minore superficie possibile.

Il bordo superiore di Clayver è perfettamente planare e garantisce un eccellente accoppiamento con un semplice coperchio di vetro rettificato. Il coperchio può essere personalizzato, serigrafato e trattato contro gli UV.

Infine Clayver ha una durata molto più lunga e si può riutilizzare un numero potenzialmente infinito di volte.  ( www.clayver.it  )

 

    Redazione
 (26/08/2015)

 

 

ViaCialdini è su www.facebook.com/viacialdini e su Twitter: @ViaCialdini