Oslo, un’affascinante espressione di vita

Cultura e arte un binomio perfetto, tra le prime città più verdi e più vivibili del mondo, Oslo, ti abbraccia e t’invita a scoprirla.

 di Michele Luongo 
 

Oslo-Tjuvholmen-veduta
Oslo, parte del quartiere Tjuvholmen,

Oslo è una città moderna ma che ha saputo conservare, tramandare e valorizzare la propria storia. Conosciuta anche come Christiania cosi chiamata dal 1624 al 1878 (nome dato dal re Cristiano IV di Danimarca e Norvegia, )  e come Kristiania dal 1878 al 1924. All’inizio del XXI, nel 2000 ha festeggiato i suoi primi mille anni di vita.
Al di la del fascino del Nord e della bellezza della natura incontaminata, al primo sguardo arrivati a Oslo a sorprendere è lo stile di vita cosmopolita. Passeggiando per via Karl Johan, la strada principale di Oslo, si raccoglie da subito una visione d’insieme della speciale atmosfera internazionale.

La città si presenta bene organizzata e ha particolare attenzione all’ambiente, all’efficienza energetica e alla pianificazione di una città sostenibile attraverso le tecnologie e nuove strutture, non a caso nel 2003 è stata votata come migliore città sostenibile in Europa, e nel 2007 il Reader’s Digest, l’ha classificata tra le prime città più verdi e più vivibili del mondo.

Sulla via Karl Johan, lunga un chilometro e mezzo, da non perdere una visita alla Cattedrale di Oslo, del XVII e l’interessante struttura del Parlamento in stile neo-romanico, come non ammirare il Grand Hotel che per tradizione ospita i “Premio Nobel per la Pace”,  il Teatro Nazionale, l’Università di Oslo e, in fondo al viale, il Palazzo Reale.

Cultura e arte un binomio perfetto, alla Galleria Nazionale opere di famosi artisti norvegesi come Eduard Munch, Christian Krohg e JC Dahl, e di alcuni grandi artisti internazionali come Picasso, El Greco, Matisse e Van Gogh. Al Museo dell’Università, alla sezione storica in esposizione reperti vichinghi. Al Museo di Munch, opere del grande artista come una versione del celebre dipinto, l’Urlo e precisamente quella oggetto del furto del 2004 e poi recuperato nel 2008. Da vedere anche Fortezza Akershus con i suoi cannoni, il Mausoleo Reale e il Museo della resistenza.

Siamo sul fiordo Oslofjord, all’interno del bacino di Skagerrak, una bella gita sul veliero alla vista di scorci meravigliosi, uno spettacolo da non perdere. Poi, da qui la vista sulla città è meravigliosa ed è possibile ammirare la straordinaria struttura del Norwegian National Opera e Ballet.

Sicuramente è da visitare la sede municipale e la Hall del Municipio, talaltro è il luogo della cerimonia per la consegna del Premio Nobel della Pace, poco distante non perdete il “Nobel Peace Center”, non è un semplice museo che mette in mostra i vincitori dei Premi Nobel, ma anche gli ideali che si nascondono dietro la manifestazione.

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Oslo, viale Karl Johans

Oslo ti abbraccia e t’invita a scoprirla, cosi nei pressi dell’Università, il Magic Ice Bar, brivido di emozioni per un drink nel ghiaccio, sedute di ghiaccio, sculture di ghiaccio, bancone di ghiaccio, tutto sotto zero, quasi un magico momento. Inoltre, c’è una ricca offerta di ristoranti con cucine diverse, solo l’imbarazzo della scelta. 

Oslo è diventata una capitale di architettura contemporanea, incamminandoci sui pontili di Aker Brygge, zona trend, con i suoi ristoranti, è inevitabile il richiamo, là, in fondo, il Tjuvholmen, quartiere gioiello di architettura moderna, l’intera area è stata curata dall’architetto Niels Torp, tra gli altri architetti norvegesi Kristin Jarmund, MAD, Kari Nissen Brodtkorb, Jensen & Skodvin e Lund Hagem, il danese Schmidt Hammer Lassen, il finlandese Gullichsen Vormala, e naturalmente l’italiano Renzo Piano, che ha progettato il nuovo museo Astrup Fearnley.

Soggiornare a Oslo nella storia del Grand Hotel, al Continentale vicino al Teatro con i grandi artisti, o al The Thief, a Tjuvholmen, in pratica sul fiordo, diviene un piacere nel piacere. 

Oslo è una gradevole combinazione di vita tra cultura, natura, storia, un’affascinante espressione come non ritornarci.  (  http://www.visitoslo.com/it/  )

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (29/07/2016)

 

 

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