Tappa Montelvini. Il Brutto

Tappa Montelvini, arriva Il Brutto, bellezza del nuovo prosecco a fermentazione naturale come il vino di una volta. Ogni bicchiere, ogni bottiglia esprime l’evoluzione di questo buon vino.
di Michele Luongo

Tappa Montelvini “Il Brutto”Asolo (Tv) – Una bella iniziativa e ben organizzata quella della prima “Tappa Montelvini” ad Asolo città dei cento orizzonti (così definita da Giosuè Carducci). Accolti dai titolari della Motelvini Venegazzù , dal fondatore e attuale presidente Armando Serena, dal figlio Alberto, vice presidente e responsabile commerciale dell’azienda vinicola, e da Sarah , direttore amministrativo della Montelvini, con la guida di BellAsolo, Bojana, tutti, insieme, si è visitato il centro della cittadina, con i suoi palazzi con la sua storia, dai romani alla serenissima.

Rientrati al ristorante “La Terrazza” dell’Albergo Al Sole, Alberto ci spiega il progetto “Tappa Montelvini” un percorso che si snoderà sul territorio nazionale e internazionale , coinvolgendo locali selezionati dove si possono degustare prodotti di qualità, offerti al giusto prezzo. Una simbiosi di promozione per i locali certificata da Montelvini. Partner dell’iniziativa e il cucchiaio.it , che nella sezione “Mangiar fuori” recensirà i locali aderenti.

Protagonista della serata è “ Il Brutto” , il nuovo Prosecco Asolo DOCG sui lieviti, o colfondo come viene comunemente chiamato in dialetto locale, vino tipico delle colline Trevigiane e della tradizione, riscoperto e valorizzato e ora disponibile nella rete di vendita di Montelvini.

Il Brutto, velato, fresco, di buona mineralità, ha una sua forte caratteristica, dopo l’imbottigliamento che avviene prima di Pasqua, si risveglia in primavera e non è più modificabile, come i buoni vini di una volta e non ha conservanti. Quindi, ogni bicchiere, ogni bottiglia esprime l’evoluzione di questo buon vino, Il Brutto.

Ricco l’antipasto – aperitivo: “ Cipolla rossa in tempura al sesamo”, Mini polpette di vitello croccanti”, Focaccia salata al rosmarino e casatella”, “Mignon di brisè con piselli e morlacco del Grappa”, “ Involtini di pasta fillo con polpa di melanzane e pomodorini secchi”, Crema al caprino fresco con zucchine marinate” , naturalmente accompagnate dal “Il Brutto”, e da “ Terre di Canova”, Asolo Prosecco Superiore Millesimato DOCG , Extra Dry, eccellente, bello, fresco, di buona struttura con bollicina fina, morbido con sentori di mela.

La serata prosegue nella più felice convivialità, ed è affascinante, al nostro tavolo, ascoltare Armando Serena, straordinaria la sua umiltà, ci racconta la sua storia, la Montelvini.

In bella presentazione, la “Crema di piselli di Borso del Grappa con scaglie di ricotta infornata”, si gusta la freschezza dei piselli, e il felice abbinamento con la fetta di ricotta. Il “ Risotto agli asparagi mantecato alla casatella del Piave con speck croccante” è portata di ottima fattura, un perfetto equilibrio dei sapori, e la croccantezza dello speck da un senso di piacevole armonia . In abbinamento Asolo Prosecco Superiore DOCG Brut, fresco, asciutto.

I Montelvini intrattengono gli ospiti con cordialità, la serata scorre piacevolmente. E’ la volta di un “Cabernet DOP Montello e Colli Asoli” , rosso rubino, con riflessi granati, morbido, si lascia bere, sentori di frutti bosco, liquirizia, una bella apertura, un naturale abbinamento alla “Guancetta di vitello brasata al Rosso dei Colli Asolani con polenta taragna e flan di zucchine”, portata eccellente, ottima cottura, assoluta identità e armonia dei sapori.

E alla prima “Tappa Montelvini” non poteva mancare “Dolce del Re” la torta con tanto di stemma della famiglia Montelvini, gustosissima e con i biscotti fatti in casa, e un continuo invito a stare insieme, a raccontarsi con Montelvini Venegazzù, con Il Brutto, così come si racconta il vino di una volta.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (16/06/2014)

 

 

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