Amarone Bertani, sorsi di emozione con vini che hanno la capacità di raccontare. E più lo bevi più si lascia bere, come ieri, senza tempo, la freschezza, l’eleganza, la bevibilità.
di Michele Luogo

Amarone Bertani. Sorsi di emozione, sentire la storia nel calice di un vino è un momento indimenticabile, ed è quello che è successo ai giornalisti delle maggiori testate del settore, sommelier, enologi, critici enogastronomici presenti al Westin Palace Hotel di Milano, mercoledì 29 novembre 2017, per le Cinquanta vendemmie dell’Amarone Classico Bertani dal 1958 al 2008.
La casa vinicola Bertani nasce nel 1857 per opera dei fratelli Giovan Battista e Gaetano Bertani. A metà del Novecento, l’acquisizione di Tenuta Novare, in Valpolicella Classica, da qui inizia la storia dell’Amarone, la cui prima annata risale al 1958.
Luciano Ferraro, caporedattore del Corriere della Sera, ha moderato lo straordinario evento delle “Cinquanta Vendemmie”, con Emilio Pedron AD di Bertani Domains, e l’enologo Andrea Lonardi.
Emilio Pedron, tracciando un breve sunto della Bertani, ricordava che il rincorrere i cambianti dei tempi moderni, a volte, fa perdere il valore dell’originalità, per cui adesso più di prima si è orgogliosi di non avere ceduto alle mode e di avere mantenuto l’impegno di interpretare al meglio il proprio territorio.
Sulla stessa linea l’enologo dell’azienda Bertani, Andrea Lonardi che sottolinea il rispetto dei principi della semplicità e della coerenza, come un codice aziendale, ancora oggi ad esempio la selezione delle uve è manuale, e l’appassimento avviene con finestre aperte, senza aria condizionata.
In sala anche la testimonianza dell’enologo Ernesto Barbero (enotecnico della casa Vinicola Bertani dal 1959 al 1989 ), che ci racconta aneddoti, e di quel Recioto venuto male che più lo beveva più lo entusiasmava, da qui l’Amarone.
Curiosità, l’Amarone Bertani è interessato dai collezionisti e dalle case d’aste. L’AD Pedron ci riferisce che nel caveau dell’azienda ci cono più di 120 bottiglie di annate storiche, per un valore superiore ai 25 milioni di euro.
Sorsi di emozione con l’Amarone Bertani, solo dopo un lungo e paziente tempo di cure, si ha l’imbottigliamento per un vino di un grande fascino, con la grande capacità di invecchiare mantenendo freschezza e fragranze, eleganza e bevibilità.
Special Vintage Tasting di sei grandi annate: 1958 – 1967 – 1975 – 1986 – 2008 – 2009, annate simbolo per un viaggio nell’origine dell’Amarone Bertani. Nell’annata del 1958, il Recioto, il primo amarone, che meraviglia, che emozione, è unanime lo stupore, più di cinquant’anni ed è un vino che si lascia ancora bere. Grande annata quella dell’Amarone Bertani 1967, eccellente equilibrio e finale lungo. L’annata del 1975 ha un’incredibile freschezza, quella del 1986 in bocca è vellutata con un’ottima acidità.
Vini incredibili, straordinari, l’Amarone Bertani 2008, note di ciliegia appassita, speziato, secco, grande bevibilità, avvolgente, stile di un vino eccellente. E l’Amarone Bertani 2009, ti lascia senza parole, al naso ciliegia, marasca, frutta secca, spezie, piacevole mineralità che rilascia sul finale un’impressionante freschezza. Un grande vino ed è ancora tanto giovane.
Amarone Bertani, vini che hanno la capacità di raccontare, vini di estrema eleganza con una grande bevibilità. Grandi vini che nella loro evoluzione sembra che il tempo si sia fermato per regalarci calici di emozioni.
Bertani Domains
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di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
(14/12/2017)
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