Finalmente. Da Vinitaly il segnale forte del mondo del vino

Finalmente in presenza. Da Vinitaly il segnale forte del mondo del vino, una testimonianza di grande valore dalla cultura produttiva. Entusiasmo e tanta voglia di ripartire. Ed è record storico di incidenza di buyer stranieri
di Michele Luongo

Finalmente. Da Vinitaly il segnale forte del mondo del vinoFinalmente in presenza. Da Vinitaly il segnale forte del mondo del vino all’inerzia della politica. A Verona e in fiera, una forte espressione della realtà quotidiana del Paese. I produttori nonostante i mille sacrifici vogliono ricominciare, vogliono ripartire, vogliono lavorare.

Finalmente, è stata questa la parola di Vinitaly, i produttori, il pubblico, gli operatori, tutti esprimevano questa voglia di liberazione e riscoprire l’entusiasmo di rivedersi d’incontrarsi.

Veronafiere ha presentato la 54° edizione di Vinitaly, tenutasi da 10 al 13 aprile 2022, curata in ogni dettaglio, puntando sulla qualità e sul business, e registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000), nonostante le forte limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali.

Una evidente presenza qualificata dei buyer e dei visitatori, molti stranieri e tantissimi operatori italiani, ristoratori, enotecari, stampa, bene recepita dai produttori. Un Vinitaly entusiasmante con i wine lover nella cornice delle piazze storiche della città medioevale, splendido palcoscenico di Vinitaly and the city.

A Vinitaly, grandi convegni, degustazioni tecniche, conferenze, focus sui mercati, e in contemporanea Sol&Agrifood, il salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, ed Enolitech, il salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra, per una panoramica di qualità e di approfondimento del settore enogastronomico italiano.

La viticoltura sta vivendo una forte innovazione la si percepisce anche in fiera dal Friuli alla Sicilia, dalla Puglia al Piemonte, una unanime linea di condotta nello alzare e tenere lo standard di qualità del vino, ed è avvertibile la crescente attenzione per la sostenibilità del territorio.

Uno territorio straordinario quello italiano con le sue caratteristiche tipicità, con grandi espressività con vini come il Chianti, il Barolo, l’Amarone, il Bolgheri, il Brunello di Montalcino, il Prosecco, lo Spumante Ferrari, Franciacorta, solo per citarne alcuni che hanno conquistato i mercati internazionali, puntando proprio sull’eccellenza della qualità del vino.

Finalmente. Da Vinitaly il segnale forte del mondo del vinoVinitaly è una opportunità unica che permette di potere conoscere e degustare la ricca eccellenza della produzione vitivinicola italiana. Naturalmente impossibile degustarli tutti, ed eccone alcuni.

Della Tenuta Cavalier Pepe, in Irpinia Luogosano (AV), l’Oro Classico – Metodo Classico Pas Dosè, ha sorso delicato con note floreali e minerali con buon acidità.

E Appio, Irpinia Campi Taurasini DOC, un omaggio alla Via Appia Antica che attraversava l’Irpinia, un vino e un progetto importante, da uve aglianico solo di vecchie vigne, affinamento in anfore, per una produzione limitata e numerata. Al palato e ben strutturato, ottimi tannini, elegante.

Dell’ Azienda Morgante, Contrada Racalmare, Grotte (AG), il Don Antonio Nero D’Avola, un rosso intenso, setoso con tannini raffinati.

E dall’Azienda PollaraPrincipe di Corleone, Contrada Malvello- Monreale (PA), un sorprendente Quercus Cabernet Sauvignon in purezza, ha complessità col tocco mediterraneo, gusto caldo, asciutto, tanni persistenti, una bella personalità.

Dalla Sicilia al Piemonte Azienda Montalbera, via Montalbera, Castagnole Monferrato (AT), per il bianco Galypsos Viogner, sentori di frutta fresca, persistente, equilibrato.

Ha carattere, forza e struttura il Serro dé Becchi, rossese di dolceacqua dell’Azienda Agricola Ramoino, Sarola (IM), Collezione la grotta dipinta, un bel vino.

In Toscana, l’ottimo Merlot in purezza I Sassi di Lolocco, Rosso Toscano, Fabrizio Pratesi, Carmignano (PO), sentori di frutta rossa, note di tabacco e liquirizia, gusto pieno, fine ed equilibrato, è piacevole, conviviale, si lascia bere.

Dal gruppo Angelini Wines & Estates: la Ribolla Gialla, Metodo Classico, Extra Brut, Cantina Puiatti, Romans D’Isonzo (GO), riflessi verdognoli e perlage fine, persistente, pieno e fresco. E l’ottimo Valpolicella Classico Le Miniere di Novare Bertani, Grezzana (VR), al naso frutta fresca, frutti di bosco, bella sapidità e persistenza, lascia bocca pulita.

E dalla Calabria il Masino Nero dell’Azienda IGreco, Contrada Guardapiedi, Cariati (CS), rosso intenso, note balsamiche, profondo con tannini morbido, un magnifico vino.

Ritorniamo in Veneto per uno splendido Prosecco Il Fresco Rosé, Metodo Charmat, di Villa Sandi, Crocetta del Montello (TV), bella bollicina, frutta col tocco dei frutti rossi del Pinot nero, ha freschezza e armonico retrogusto, ogni sorso è un piacere che invita alla convivialità.

E il Ciliegio Amarone Valpolicella,2017, La Collina dei Ciliegi, località Erbin, Grezzana (VR), numero limitato di bottiglie, nasce dai migliori grappoli e meglio esposti, selezionati già in vigna e poi in fruttaio. Ha struttura e morbidezza con bella nota balsamica, un vino da sorseggiare e gustarne appieno la sua grande espressività.

Finalmente in presenza. Da Vinitaly il segnale forte del mondo del vino, una testimonianza di grande valore dalla cultura produttiva. Dopo due anni di assenza forzata dall’effetto pandemonio, nulla era e poteva essere scontato, un doppio plauso al successo di Vinitaly e di Veronafiere per avere creduto e realizzato con professionalità, in un momento di particolare contesto, una splendida manifestazione. (  www.vinitaly.com )

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (14/04/2022)

 

 

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