Vino e Cultura Premio Masi

Vino e Cultura Premio Masi XXXV Edizione, una tradizione ricca di valori, dalla firma della botte di Amarone, alla testimonianza della vitalità di un territorio.  Masi Agricola, Vino e Cultura, passi di storia per il nostro tempo

di Michele Luongo

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Teatro Filarmonico di Verona, Premio Masi 2016

Nella suggestiva Cantina di Masi Agricola, a Gargagnano di Valpolicella, sabato scorso la tradizionale firma della storica botte di Amarone Masi. Il riconoscimento della XXXV  Edizione del Premio Masi, è stato conferito a Giosetta Fioroni, Lorenzo Mattotti, Natalino Balasso, Roger Scruton, Ágnes Heller. In un bell’ambiente molto conviviale, i vincitori si sono intrattenuti con la stampa e con gli ospiti.
Prima di procedere alla storica firma della botte, Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, con bella e serena umiltà e savoir-faire, ha ricordato il valore della tradizione, firma della botte di quando era bambino. Chi acquistava vino, anche dall’estero, in cantina una volta scelto il vino, firmava la botte, affinché quando giungevano gli addetti al trasporto, la riconoscessero. E di quei tempi ricordava, ancora, il piacere del valore della parola, della stretta di mano. Sotto una pioggia, di flash i premiati hanno firmato la storica botte di Amarone Masi.

La filosofa ungherese Ágnes Heller, ci ricorda che non è vero che stiamo vivendo un periodo storico privilegiato, c’è molta illusione e poca comprensione e vera solidarietà. Natalino Balasso, attore teatrale, era estasiato della squisita accoglienza ricevuta e della bellissima cantina. A proposito di vino riferiva: “l’amarone livella le pupille gustative”.

Durante la serata, trasferimento al Teatro Filarmonico di Verona, dove un eccellente party dinner, ha fatto da corollario allo spirito di convivialità e dell’ospitalità Masi. Poi, alle ore 21, puntuale, Alessandro Milan di Radio 24, ha dato inizio alla premiazione ufficiale della XXXV Edizione del Premio Masi, invitando a salire sul palco Isabella Bossi Fedrigotti, presidente della Fondazione Masi, e organizzatrice del Premio, e Sandro Boscaini Vice Presidente della Fondazione Masi e Presidente della Masi Agricola, i premiati: per la sezione “Civiltà Veneta”, l’artista visuale Giosetta Fioroni ( assente per motivi di salute) , il fumettista e illustratore Lorenzo Mattotti, l’autore teatrale, attore e scrittore Natalino Balasso. Per la sezione “Civiltà del Vino” il filosofo britannico e divulgatore Roger Scruton e per il “Grosso D’Oro Veneziano” la scrittrice filosofa Ágnes Heller insigne rappresentante della coscienza europea.

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Premio Masi, firma della botte

Fondazione Masi, le motivazioni:
Giosetta Fioroni: “per essere artista visuale di fama internazionale, dalla straordinaria capacità di mescolare materiali e linguaggi diversi in uno stile magico e inconfondibile”.
Lorenzo Mattotti: “è riuscito a portare in Francia, patria incontestata della bande dessinée (la striscia disegnata), il suo segno denso e sognante, imponendosi come uno dei massimi interpreti del disegno contemporaneo”.
Natalino Balasso: “ autore teatrale, attore, scrittore, “uno dei più versatili e geniali eredi della Commedia dell’Arte italiana e della sua declinazione veneta in forma d’irresistibile e intelligente comicità”.
Roger Scruton: “scuote da decenni il mondo intellettuale con le sue appassionate polemiche. Nel suo libro ‘Bevo dunque sono’’ (2009) ripercorre la storia e le implicazioni filosofiche di un patrimonio su cui si fonda la civiltà occidentale, esaltandone il valore materiale e spirituale”.
Ágnes Heller: “una delle figure più rappresentative della coscienza europea che, dall’iniziale riflessione marxista sull’etica e la famiglia, è approdata a un’appassionata e inesausta battaglia per superare i rapporti di subordinazione e di dominio tra sessi, etnie, nazioni ovunque e comunque essi si manifestino”.

Bella serata e ben condotta da Alessandro Milan, che è riuscito a dare le giuste cadenze alla serata, piccole pillole some un sunto da: Natalino Balasso, spiccatamente veneto, ma con cuore e mente nel pianeta terra, ha arricchito la serata con la spontaneità dell’umorismo. Bella la sua riflessione sulla satira, “oggi è una satira di potere e non va al sodo dei problemi”.

Nessun dubbio puro humor inglese con Roger Scruton, e riflessioni: “ La verità non cambia è la moda che cambia”, e sul Medio Oriente: “ litigano perché non bevano vino”, e sull’abbinamento del vino ad esempio al filosofo Karl Marx: Non saprei ma se leggo Max avrei bisogno di un grosso Whisky”.
La filosofa Ágnes Heller, sopravvissuta all’Olocausto, porta in sè tutto il dolore del dramma delle civiltà, e di Auschwitz,  mi racconta “non si può spiegare è inspiegabile”. 

Come ogni anno Masi Agricola, premia chi diffonde la Masi nel mondo, quest’anno il riconoscimento è andato a Joseph e Rupert Berkmann della Berkmann Wine Cellars importatore leader nel Regno Unito. Bella la sua affermazione sulla provocazione di Milan, circa l’attuale politica in Gran Bretagna: “I politici, i partiti passano, il vino resta sempre”.

Trentacinque edizioni per il Premio Masi, non sono affatto poche, è una vera ricchezza per la cultura e la storia, una testimonianza diretta dei valori del territorio, che vede protagonista l’azienda Masi Agricola, produttore leader di Amarone, un grande vino riconosciuto in tutto il mondo. 

Una continuità della tradizione che fa della Masi Agricola, oggi quotata anche in borsa,  una bella realtà italiana, e segnale concreto del fare, a prova di ciò non possiamo che concludere con le parole del suo presidente Sandro Boscaini:. “In questo tempo di smarrimento identitario abbiamo bisogno di testimoni positivi, che vivano con impegno le loro idee e il loro lavoro, capaci di proiettare i giovani in una nuova e più promettente visione del futuro”.

Premio Masi, una tradizione ricca di valori, dalla firma della botte di Amarone, alla testimonianza della vitalità di un territorio. Masi Agricola, Vino e Cultura, passi di storia per il nostro tempo. 
(  www.fondazionemasi.com  –  www.masi.it  )

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (04/10/2016)

 

 

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