Tamarindo i molteplici impieghi

Tamarindo: il baccello thailandese ideale per le preparazioni agrodolci. La polpa di questo baccello viene utilizzata in mille modi.

Redazione

 

Tamarindo i molteplici impieghiIl tamarindo nel nostro paese è conosciuto soprattutto come sciroppo mentre nella cucina asiatica la sua polpa viene utilizzata prevalentemente come spezia. In effetti, questo baccello sottende un enigma: spazia o frutto? In verità, la sua pianta appartenente alla famiglia delle Leguminose, ma i suoi utilizzi sono i più disparati.

All’estero la polpa di questo baccello viene utilizzata prevalentemente per la preparazione di zuppe e salse, essedo molto gustosa e densa. Da noi invece, come anticipato, uno degli utilizzi prevalenti è quello che lo vede destinato a sciroppo e, come vedremo a seguire, anche e soprattutto a liquore.

Tamarindo: versatilità e sapore in un unico ingrediente La polpa di questo baccello viene utilizzata in mille modi. Essa viene, in commercio, accumulata in piccoli panetti e confezionata sottovuoto, previa processo di lavorazione che vede effettuati diversi gradi di raffinatura.

Il tamarindo viene ottenuto partendo dalla lavorazione dalla polpa grezza fino ad arrivare ad un composto omogeneo, depurato da semi e filamenti. In commercio è possibile trovare anche la polpa frullata e filtrata in bottiglia che, pur non essendo destinata ad essere bevuta direttamente, si rivela utilissima per arricchire zuppe e stufati, ma anche salse e dolci.

Nel nostro paese siamo soliti trovare il tamarindo in forma di liquore: in genere, trattasi di un liquore realizzato mediante l’uso di sciroppo di tamarindo, gin e succo di limoni. Rinfrescante, dal sapore agre, il liquore di tamarindo risulta particolarmente apprezzato da chi ama il sapore agrodolce al palato.

I molteplici impieghi curativi del tamarindo Gli impieghi a cui questo frutto e la sua pianta sono destinati sono davvero molteplici: le foglie, ad esempio, s ritiene abbiano proprietà curative. Nelle Filippine, in particolare, le foglie, per esempio, si utilizzano per la preparazione di tisane preparate per curare le temibili febbri malariche.

Il tamarindo è, grazie al processo di esportazione sempre più efficiente e celere, è facilmente reperibile nel nostro paese. Il motivo di cotanta diffusione è addebitabile alle sue proprietà benefiche a carico di fegato, vene e arterie, nonché alla sua poderosa presenza di antiossidanti e minerali.

Grati all’infaticabile passione di Tiziana Colombo –  https://www.nonnapaperina.it/

 

    Redazione
 (17/03/2017)

 

 

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