La grande semplicità del Vino Schiava

La grande semplicità del Vino Schiava, buono per ogni pasto, per ogni giorno. A 1500 metri s.l.m., la Vernatsch Cup 2004, nella splendida struttura ecosostenibile “Vigilius Mountain Resort”. 
di Michele Luongo 

La grande semplicità della SchiavaLana (BZ) – Il vino Schiava , leggero di colore rubino chiaro, vitigno autoctono per eccellenza del Sud Tirolo, di beva immediata. Per interessi ad altre tipologie di vini, sul mercato ha ottenuto una forte diminuzione di produzione che ha permesso un aumento della qualità.

Quella dei promotori del Vernatsch Cup, iniziato nel 2004 , Ulrich Ladurner imprenditore nel settore alimentare e proprietario del Vigilius Mountain Resort, Othmar Kiem giornalista enogastronomico noto in tutte le aree viticole d’Italia e Günther Hölzl negoziante di vini a Merano, è quasi una missione a dare il giusto valore a questo vino Schiava: semplice e buono per ogni pasto, per ogni giorno.

L’Undicesima edizione del Trofeo Schiava ( in tedesco Vernatsch ), si è tenuta martedì scorso nello splendido scenario di una natura incontaminata sul Monte San Vigilio, presso il Vigilius Mountain Resort, interamente realizzato in legno con particolare riguardo all’ambiente, sopra Lana a 1500 metri s.l.m. , senza strade di accesso, si sale in funivia.

In varie degustazioni una selezionata giuria di giornalisti, enologi, sommelier ed esperti provenienti dall’Italia, dall’Austria e dalla Germania: Monika Kellermann (D), Kilian Krauth (Heilbronner Stimme, D), Angelika Deutsch (Wein Pur, A), Gianni Fabrizio (Gambero Rosso, I), Dario Cappelloni (Dr. Wine, I), Fabio Giavedoni (Slow Food, I), Alessia Benini (Slow Food, I), Alessandra Piubello (Spirito di Vino, I), Herbert Taschler (WiKu, I), Angelo Carrillo (Alto Adige, I), ha selezionato le “Schiave dell’anno” tra 89 campioni. Per focalizzare le diversità delle varie Schiave, i vini sono stati degustati e valutati seguendo le varie denominazioni. La categoria “La Schiava diversa” invece raggruppa vini di annate più vecchie e quei vini che non entrano negli schemi delle DOC.

Lana-SanVigilio-Schiava-vincitori-2014Come “Schiava dell’anno 2014”, sono state premiate:
nella categoria AA Lago di Caldaro:
• Alto Adige Lago di Caldaro classico superiore 2013 – Colterenzio
• Alto Adige Lago di Caldaro classico superiore Pfarrhof 2013 – Cantina di Caldaro
nella categoria AA Schiava e Schiava Grigia
• Alto Adige Schiava Campaner 2013 – Cantina di Caldaro
• Alto Adige Schiava Grigia 2013 – Muri Gries
nella categoria AA Meranese e AA Val Venosta
• Alto Adige Meranese Partanes 2013 – Tenuta Partanes
nella categoria AA Santa Maddalena
• Alto Adige Santa Maddalena classico Ansitz Waldgries 2013 – Christian Plattner, Tenuta Waldgries
• Alto Adige Santa Maddalena classico 2013 – Cantina Produttori Bolzano
• Alto Adige Santa Maddalena classico Pfannenstiel 2013 – Pfannenstielhof, Johannes Pfeifer
nella categoria Schiava diversa
• Alto Adige Santa Maddalena classico Ansitz Waldgries 2012 – Christian Plattner, Tenuta Waldgries.
Quindi, nove vini premiati, nove vincitori come è proprio nello spirito degli organizzatori, dell’essere insieme, in buona compagnia, con un buon vino che si lascia bere senza complessità.

Ed in tal contesto, martedì 20 maggio, una commissione di appassionati come i membri della “Stehwein ze Meran” , dopo varie discussioni ed assaggi ha fatto cadere la sua decisione, Sull’Alto Adige Lago di Caldaro classico superiore 2013 – Colterenzio, eletto come il preferito dal pubblico.

Tra i membri “Stehwein ze Meran” abbiamo incontrato Helmuth Köcher, presidente del Meran Wine Festival, perfetto comunicatore e conoscitore di vini internazionali, Othmar Kiem, ottimo giornalista enogastronomico che ha curato ogni dettaglio per la degustazione degli appassionati. E Ulrich Ladurner, straordinaria persona, affabile, disponibilissima, gentile, conoscitore e amante del vino e del bello della natura. Si quella della Vernatsch Cup 2004, è stata una bellissima serata, che non poteva che terminarsi in modo eccellente nelle caratteristiche sale in legno del Vigilius Mountain Resort, dove lo chef Mauro Buffo con un abbinamento della tradizione culinaria altoatesina e cucina mediterranea, ha saputo esaltare ogni sorso della Schiava.

Il Trofeo del vino Schiava, non è solo un evento, è un insieme di particolarità che arricchisce e sa fiorire quell’espressione del territorio dell’Alto Adige che s’identifica in una sola parola: Qualità.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (23/05/2014)

 

 

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