Gavagna per Fish&Chef accordi di sapori

Nella seconda tappa di Fish&Chef, in riva al lago di Garda, nella suggestiva location del Lido Palace Hotel, accordi di tradizione culinaria friulana e gardesana con lo chef Alessandro Gavagna. Con il dessert “La ricotta dei poveri…”  sbalordisce per l’armonia della delicatezza.
di Michele Luongo 

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La ricotta dei poveri…

Riva del Garda (Tn) – Nello splendido scenario del Lago di Garda, la VI Edizione di Fish&Chef,  tappe enogastronomiche nelle stupende  località di Malcesine, Garda, Bardolino, Costermano, Riva del Garda, Gardone Riviera, Manerba, con chef stellati provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero che si cimentano ed interpretano con il loro gusto e fantasia, le specialità di lago come la trota e i prodotti del territorio.

Ogni serata, dal 22 al 29 aprile, una location diversa, giovedì è stato il suggestivo Lido Palace Hotel di Riva del Garda ad accogliere gli ospiti di Fish&Chef 2015, con lo chef  Alessandro Gavagna, una stella Michelin, del ristorante friulano La Subida di Cormons, che per l’occasione entra nella cucina dell’Executive Chef del Lido Palace Hotel, l’impeccabile Giuseppe Sestito.

In terrazza, con la splendida vista sul lago, dove le luci illuminano un incantevole paesaggio, gli ospiti s’intrattengono con stuzzichevoli Finger Food  e calici di “Scianco Custoza DOC”, spumante Brut, dell’azienda Monte del Frà, è l’inizio della serata.

Tradizione friulana con quella gardesana per un’interpretazione originale, è “La Tale, la Trota e l’Uovo”, quasi un fazzolettino, croccante, da aprire, all’interno erbe aromatiche e verdure dal sapore forte, con la delicatezza della trota. Ma è con l’aggiunta dell’olio extravergine del Garda  Ca’Rainene dell’Azienda Agricola Paolo Bonomelli, disponibile su ogni tavolo, troviamo un buon equilibro.

Si procede con “Gli asparagi del Carso, il Carpaccio di Salmerino Alpino, e l’Olio del Garda”, ottimi gli asparagi marinati nell’aceto. Buona la presentazione, ma di Salmerino ne abbiamo assaggiato di meglio. In abbinamento, invece, un ottimo “Custoza Superiore 2012 Cà del Magro” dell’Azienda Monte del Frà, per freschezza e mineralità che ci accompagna anche con la porta “Gli spaghetti di farro Felicetti, il Coregone e il Pesto di Sclopit”, alla conferma dell’eccellente cottura della pasta Felicetti, perfettamente al dente, è di particolare interesse il Pesto di Sclopit (un’erba primaverile, Silene, con caratteristici bubbolini), per la freschezza che dona al piatto.

Molto originale la presentazione del piatto della tradizione gastronomica friulana, “I Girini, Briciole di pasta buttata…”, portata posta all’interno di una palla di vetro, di effetto  ma ho trovato il piatto privo di freschezza.

È palpabile il clima della serata, c’è il piacere dello stare insieme, l’ospitalità è perfetta, il servizio è molto professionale, la location accogliente, avvolge con eleganza e discrezionalità è il naturale stile  coniugato dal direttore del Lido Palace Hotel, Gabriele Galieni.

E’ il momento dell’intermezzo con “Il sorbetto e l’Aceto d’uva”, molto interessante, ma è troppo decisa la nota acida dell’aceto, intanto le piacevoli conversazioni danno giudizi molto positivi sull’iniziativa Fish&Chef.

Con la “La Garronese Veneta e le Uova di Trota” lo Chef Gavagna dà concretezza alla sua stella, la perfetta cottura esalta la tenerezza di questa carne molto pregiata, il tocco delle uova di trota, e piccoli fiocchi di crema di piselli e l’olio extra vergine del Garda, trovano un eccellente equilibrio di sapori. Gavagna, sembra avere intrapreso nuova strada, con il dessert “La ricotta dei poveri…”  sbalordisce per l’armonia della delicatezza. Latte e uova amalgamati con la panna, semi di papavero e macedonia di fragola, guarnite con vele caramellate. Gustosissimo! Poi, lo Chef  Alessandro Gavagna, raggiunge la sala e s’intrattiene cordialmente con gli ospiti, insieme allo Chef Giuseppe Sestito. 

Una serata che ha visto la vibrazione culinaria della tradizione friulana con quella del Lago del Garda, sicuramente interessante e di non facile creazione, ci piacerebbe vedere all’opera lo Chef stellato Alessandro Gavagna nel suo regno, sicuri che possa esprimere appieno la sua arte culinaria come ha mostrato con gli ultimi due piatti. Intanto in terrazza ci si lascia a sorsi di grappe invecchiate distillati Roner, in compagnia del Sigaro Toscano.

Certamente una tappa importante per Fish&Chef, quella di Riva del Garda, sia per la location sia per la professionalità del personale. E’ la qualità che apre i nuovi orizzonti e quelli di Fish&Chef sono molto lusinghieri. La serata scorre lentamente come le acque del Lago di Garda, è una carezza che ci avvolge, è quell’angolo meraviglioso che sa donare il Lido Palace Hotel.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (25/04/2015)

 

 

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